The Red Fox
Erano le 22 e stava per iniziare il tanto atteso concerto dei "The Red Fox", uno dei pochi momenti di svago che Emma si permetteva da tempo, infatti la giovane poliziotta da quando era stata promossa a ispettore aveva avuto ben poche pause. Ma qualcuno non era d'accordo, ad un certo punto si sentì un urlo non esattamente intonato e pochi secondi dopo il cantante del famoso gruppo uscì chiedendo se ci fosse un medico nel pubblico; Emma accorse immediatamente, insieme a un centinaio di persone, e grazie al distintivo la fecero passare senza problemi ma era comunque troppo tardi per Nicholas Gilbert, batterista dei "The Red Fox".
Tre ore dopo Emma era ancora lì, accanto al commissario Silvestri, -Si potrebbe pensare a una morte per droga ma finché non avremo i risultati dalla Scientifica possiamo solo fare ipotesi partendo dalle condizioni del cadavere- e le condizioni del cadavere non erano certo d'aiuto: se non fosse stato per il cuore fermo Nicholas poteva benissimo star dormendo. Ian, il cantante, era quasi più convincente come cadavere, stava seduto su uno sgabello improvvisato, pallido come un lenzuolo e l'unico segno di vita era quella frase che continuava a ripetere come una preghiera: -Non può essere vero...non puó essere morto...-. Alexander, il bassista, dall'altra parte sembrava stare decisamente meglio: beveva una bibita e era poco credibile nei panni del compagno preoccupato. Il chitarrista, Jordan non era messo meglio di Ian: faceva avanti indietro sul palco fermando solo per guardare il suo amico morto, come se sperasse che quel gesto gli ridesse ma vita. Emma pensò che forse era ora di capirci qualcosa di più: -Commissario forse non dovremmo iniziare a interrogare i componenti del gruppo?- -Si si certo, speravo solo che la Scientifica fosse più veloce. Bene iniziamo, sarà una lunga notte-.
Dopo ore di interrogatori e contro interrogatori (avevano interrogato persino lo spazzino) il commissario Silvestri e Emma era ancora al punto di prima, l'unica cosa interessante che erano riusciti a sapere gliela aveva detta il manager,Sam: alcuni pensavano che il gruppo potesse fare a meno di Nicholas; l'uomo aveva sentito il bisogno di dichiararsi in disaccordo con quelle persone ma il commissario e la ragazza non erano stati tanto convinti. Stavano proprio discutendo sulle poche informazioni a loro disposizione quando arrivarono i risultati della Scientifica: Nicholas risultava positivo alla droga e all'alcool ma non era stato né l'uno né l'altro a ucciderlo, bensì il draconito, un potente veleno che agisce nel giro di una ora uccidendo la sua vittima di arresto cardiaco, non era tanto ma il commissario Silvestri lo considerò un ottimo indizio, chi aveva avuto la possibilità di avvelenare Nicholas prima del concerto?
Ricominciò l'interrogatorio, Alexander sosteneva:-Io prima del concerto sto sempre da solo cercando la concentrazione, cosa che Nicholas non faceva mai, non lo vedevo dalle sette di sera- un alibi perfetto confermato dai suoi compagni; Jordan aveva passato il pre concerto a provare, lo potevano testimoniare i filmati di sicurezza. Ian invece aveva qualcosa di interessante:-Prima del concerto,erano circa le venti, io e Nicholas siamo andati a bere qualcosa a un bar lì vicino, sa per la tensione. Però ci siamo un po' distratti e alle dieci meno venti eravamo ancora lì, così è dovuto venire Sam a riprenderci.- .Il manager confermò tutto.
Questo si che era interessante, Ian, l'ultima persono di cui avrebbero sospettato sembrava essere l'assassino (e anche un assassino poco furbo); il commissario e l'ispettrice andarono a fare una visita al bar dove i musicisti avevano passato la sera ma non scoprirono proprio nulla, se non che il cantante e Sam avevano detto la verità. Stavano in macchina per tornare alla centrale e arrestare Ian, quello che ormai sembrava proprio l'assassino, e Emma sentì il bisogno di parlare:-Commissario lei che ne pensa? Pare Nicholas sia stato ucciso da un suo amico e compagno- -Mmm si-, era chiaro che il commissario Silvestri non voleva parlare e aveva qualcosa di più importante a cui pensare. Emma intanto ragionava: E' tutto così strano, un assassinio organizzato alla perfezione con una pecca del genere? E per di più Ian ha praticamente confessato, è troppo facile...
Arrivati al commissariato il suo compagno iniziò a spiegare come si erano svolti i fatti:-Allora riassumendo gli eventi di questa sera: alle venti, circa, Nicholas e Ian decidono di scaricare la tensione bevendo qualcosa al bar vicino allo stadio ma si dilungano troppo e Sam è costretto ad andare a richiamarli e portarli a cantare, una volta arrivati però Nicholas non riesce nemmeno a raggiungere il palco perché muore improvvisamente, giusto? Ma questo lo sapevano già, quello che fino a due ore fa non sapevano era che la vittima è morta per avvelenamento, con un veleno che agisce in circa un'ora e quindi gli deve essere stato somministrato nell'arco di tempo tra le venti e trenta e le ventidue circa...- a questo punto com'era logico che fosse tutti si girarono verso Ian che era sbiancato e guardava il commissario a occhi spalancati -Naturalmente ora tutti i sospetti sono rivolti al vostro cantante, Ian, che però io non credo il colpevole perché, vedete questa sera anche un'altra persona avrebbe avuto la possibilità di avvelenare Nicholas- Emma era confusa come tutti, Un'altra persona? Il commissario riprese:-Ian quando Sam è venuto a chiamarvi Nicholas stava ancora bevendo vero?- -S..si- -Bene ora che ho avuto la prova finale vi spiegherò: Sarebbe stato troppo stupido da parte del ragazzo qui presente- accennò a Ian con la testa -Ucciderlo in quel modo quando sarebbe stato normale che tutti i sospetti sarebbero caduti su di lui. Invece per qualcun'altro nient'affatto, vero Sam? Si Sam tu, hai messo il veleno nel bicchiere di Nicholas quando sei venuto a chiamarli- Sam sembrava pronto a esplodere da un momento all'altro -Io? Ma è ridicolo! E poi perché avrei dovuto?- -Ce l'hai confessato tu il perché, quando hai detto che alcuni non lo volevano nel gruppo, ricordi?-. In effetti l'ha detto lui, era tutto chiaro e chissà da quando l'aveva capito il commissario; questo pensava Emma mentre portavano via il Manager del gruppo "The Red Fox".